Parte XVI
Il ruscello è freddo ma limpido. Si sente il gorgoglio dell’acqua intorno ai sassi che forma minuscole bolle che si levano scoppiettanti di luce , oltre gli squarci azzurri del cielo.
Ci sediamo sul greto del fiume e lasciamo che l’acqua ci bagni e restiamo così fianco a fianco stretti in un abbraccio tenero e romantico . Intorno ai nostri piedi , piccoli mulinelli disegnano forme e colori irregolari e iridescenti.
Intanto la corrente sembra fuggire da questo suo eterno fluire e la cui vulnerabilità supera quella delle nostre anime.
Siamo quasi incantati da questo luogo unico e magnifico e ci sentiamo come proiettati fuori dalla realtà che, per un istante , non ricordo quanto lungo, piega le nostre coscienze fino all’incoscienza. E questo nostro restare vicini somiglia a quello di due gocce d’acqua che si attraggono e fondono inesorabilmente l’una nell’altra perdendo la loro identità ma acquistando più forza
Inconsciamente lei reclina il capo sulla mia spalla e rimaniamo silenziosi ad assaporare questi lunghi momenti d’intimità, dove l’andante religioso e solenne delle nostre anime, insieme all’allegro lucido e solare del fiume, fanno da sfondo a questo nostro incontro . L’acqua del fiume continua a lambirci e sembra accarezzarci . Una sorta di estasi che non da scampo. Non so nulla di lei a parte che viene da Roma , non so dove abita , e a quale famiglia appartiene. E’ una presenza la sua, limpida e fragile, ma allo stesso tempo forte concreta e misteriosa. La nostra vita è un amalgama paragonabile a quella di due metalli diversi che coesistono nella stessa lega con la forza della loro intima natura. Lei desidera che il suo mistero e i suoi segreti finiscono la dove i miei interrogativi iniziano. E devo dire che lei rimane sempre dietro la sua inviolabilità, sempre al sicuro da critiche e pettegolezzi.
Dico a Sheila che è più prudente mettersi al riparo . Accendo un secondo fuoco all’imboccatura della grotta, ci stendiamo su una coperta e ci avviciniamo inconsapevolmente fino a toccarci col corpo e a lambirci con lo spirito.
Lei si denuda e si copre lasciando solo il viso scoperto . Il solo pensiero di averla accanto in tutta la sua nudità mi rimescola il sangue , ancor più vedendo i suoi occhi dolci e attraenti che mi scrutano come se mi desiderassero . L’idea della nudità è eccitante, lei è lì vicino a me e basta che la accarezzi per provare quel piacere senza peccato che non si riesce a trovare nella quotidianità dei nostri gesti. Dobbiamo sempre dare il meglio di noi , magari reinventandoci e deve sempre prevalere la coppia piuttosto che uno dei due. Lei sicuramente per sua natura vuole provare nuove emozioni e nuove forme di piacere accettando di buon grado perfino la trasgressione. Vuole infatti scoprire quel suo oscuro stato primitivo, che dorme in lei , risvegliarlo in tutta la sua brutalità animalesca per spalancarsi a nuovi desideri rimasti latenti per tanto tempo. Desideri segreti ed erotici pronti a saccheggiarla, a sottometterla a nuove affascinanti sensazioni mai provate prima . Lei, stando con me, scopre se stessa , quella sua parte latente che non si è mai rivelata prima e che sembra ingigantirla nel corpo e nello spirito.
Improvvisamente sento che qualcosa sta per succedere e provo un misto di emozione e di paura. Le dico che vado a prendere qualcosa dalle bisacce, mi alzo e mi dirigo verso il cavallo.
DIO CI VUOLE MAGNIFICI