noi due
qui
soli
in un posto sperduto che tutti chiamano tristezza
lambiti dal vento e da una strana
luce che ci disegna i contorni
in una corsa sfrenata verso chi sa dove e che cosa
stremati dalla fatica di misurarci a tutti i costi
e dal turbamento di essere per metà vivi e metà morti
dilapidati dal tempo e dai buchi di memoria
perché anche a volerne uscire
si finisce quasi sempre con l’inciampare
su parole dure come pietre e taglienti come spade
non che devi addormentarti coi miei occhi
e veleggiare con le mie mani
ma tu ti giochi tutto con quello che all’improvviso
ti assalgono i miei pensieri
di pace
di luce
di madreperla.
Written by ©atmosferepoetiche